ParmaOggi, 3 marzo 2010

Malalai Joya è un vero e proprio punto di riferimento per le donne in Afghanistan

Visita eccellente nella nostra città. E’ passata da Parma infatti, la politica e scrittrice afghana Malalai Joya. La donna, in visita per la pubblicazione del suo libro “La voce del silenzio”, accompagnata dal Lions Club Parma, è stata ricevuta nel pomeriggio prima in Municipio, alle 15, dal sindaco Pietro Vignali, poi in Provincia, alle 16, dal presidente Vincenzo Bernazzoli.

Malalai Joya è un vero e proprio punto di riferimento per le donne in Afghanistan, dove gestisce diversi centri di alfabetizzazione, ambulatori e scuole di informatica, e lotta per l’affermazione dei loro diritti e del loro ruolo all’interno della società. Nel 2005 è stata eletta nella Camera dei Deputati afghana, ma dopo 2 anni, nel 2007 è stata subito sospesa in quanto rea di insulti ad un suo collega nel corso di una trasmissione televisiva. Malalai Joya ha ricevuto diverse onoreficenze di livello internazionale, come il premio “Donna dell’Anno” conferito dalla Regione Valle d’Aosta, la Medaglia d’oro dalla regione Toscana, il premio dal Comitato spagnolo per l’assistenza ai Rifugiati, l’International Antidiscrimination Award 2009 a Rotterdam. Nel novembre 2009 è stata premiata al Congresso degli U.S.A., per questo è stata spesso paragonata a Aung San Suu Kyi, simbolo del movimento democratico in Birmania. Per questo motivo non è ben vista dai politici afghani ed è costretta tuttora a vivere sotto scorta, avendo già subito alcuni attacchi da quelli che lei stessa definisce “i signori della guerra, la più grande minaccia per i diritti degli afghani, in particolar modo delle donne”.

Commossa, Malalai Joya ha ringraziato la città e ribadito i suoi pensieri: “La democrazia non arriva con le bombe. Noi le bombe non le vogliamo: vogliamo scuole, ospedali, strade. In Afghanistan abbiamo tre nemici: l’occupazione, i signori della guerra, i Talebani. Negli ultimi anni abbiamo avuto più di 8mila civili morti, e forse meno di 2mila talebani, “grazie” alle bombe scaricate sul nostro paese”. Malalai ha peraltro evidenziando che la sua visita anticipa di pochi giorni la festa della donna: “Sono felice di essere qui e constatare come tante donne giochino un ruolo importante nella società. Tra poco si festeggerà la festa delle donne ma questo non accadrà nel mio paese; poco è cambiato da quando i talebani non sono più al potere. Le donne sono ancora picchiate, violentate, maltrattate e nella maggior parte dei casi non hanno diritto all’istruzione. E lanciamo un appello affinché anche voi facciate pressione sui vostri governi perché le truppe si ritirino: questo è molto importante, e noi abbiamo bisogno del vostro supporto”.

Il sindaco di Parma Pietro Vignali non ha mancato di porgere il proprio plauso a “una donna che, come Shirin Ebadi e Aung San Su Chi, è disposta a mettere a rischio la sua stessa vita per sostenere i diritti umani e in particolare quelli delle donne. Sono convito che il raggiungimento della democrazia debba partire, proprio come Malalai afferma, dal diritto all’educazione”. 

Gli ha fatto eco il presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli: “La presenza di Malalai Joya qui ci dà più coraggio: è una presenza che ci onora e ci stimola! Siamo convinti che la battaglia per la parità di genere riguardi tutti e tutto il pianeta. La battaglia per i diritti delle donne è la nostra battaglia”.