OSSERVATORIO AFGHANISTAN, Oct 8, 2013

 Malalai Joya con Noam Chomsky in un evento a Boston il 6 ottobre 2013, riguardante il 12 ° anniversario dell’intervento militare statunitense in Afghanistan. (Foto: Rodrigo Guim)

Malalai Joya, attivista afghana ed ex membro dell’Assemblea nazionale afghana, ha tenuto una conferenza dal titolo “Prospettive per le donne afghane e Non-intervento nel paese” nella sala Barnum ieri.

L’evento era parte di un giro di conferenze in corso chiamato “Una donna tra i Warlords,” co-sponsorizzato dalla Coalizione delle Nazioni Unite contro la guerra e dalla Missione delle donne afgane. Joya trascorrerà il mese di ottobre divulgando questa presentazione in dieci città per ricordare il 12 ° anniversario dell’invasione e occupazione dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti.

“Voglio condividere con voi le conseguenze di questa guerra vile e disgustosa, ha detto la Joya. “Sta riducendo il nostro paese in uno Stato di Mafia e crimini di guerra. La vita è ora più dura per milioni di afgani.” Joya focalizza sulle continue violazioni dei diritti delle donne in Afghanistan, un argomento che lei ha esaminato regolarmente come scrittrice e attivista. Lei ha spiegato che in mezzo a tanti orrori che affrontano le donne afghane — matrimoni forzati, violenza domestica, rapimenti e stupri, ― il 25 per cento delle donne afghane hanno subito una violenza sessuale.

“L’Afghanistan è il posto peggiore nel mondo per una donna,”ha detto Joya. “È in cima alla lista dei paesi più sottosviluppati di tutto il mondo.”

Gran parte di questa violenza deriva dall’ assenza di democrazia. Joya accusa le corrotte elezioni nazionali, come l’elezione parlamentare del 2010 dove gruppi di persone sono stati costretti a non votare e molti candidati sono stati accusati di attività fraudolente. “L’elezione con piu’ frodi nel mondo è avvenuta nel mio paese. “Abbiamo un detto, non importa chi vota, è importante chi conta.”

Joya ha anche sostenuto che la presenza militare degli Stati Uniti e dell’Organizzazione del trattato Nord Atlantico (NATO) è stata controproducente per la nazione. Secondo Joya, negli ultimi 12 anni la violenza nella nazione è stata di uso comune. I talebani sono riusciti a riconquistare il paese e le violazioni dei diritti umani sono continuate in maniera terribile. Joya sostiene che cio’ è la conseguenza di queste forze occupanti che agiscono principalmente nei propri interessi nazionali, piuttosto che a beneficio del popolo afghano.

“In questo momento, gli Stati Uniti e la NATO vogliono tutto per loro stessi. “Le persone in tutto il mondo devono sapere che sono lì solo per i propri interessi strategici, politici e militari”.

Ha spiegato che questo risultato non è solo per l’Afghanistan, altre nazioni nel mondo come Somalia, Indonesia e attualmente la Siria, sono state influenzate negativamente dalla presenza degli Stati Uniti.

“L’interferenza degli Stati Uniti ha portato oscurità, ingiustizia e sofferenza alla gente,” “Quello che stanno vivendo adesso in Siria è straziante”.

Joya enfatizza il suo punto di vista dicendo che il conflitto in Afghanistan, che ha descritto nella presentazione come “la cosiddetta guerra al terrorismo”, dovrebbe avere una rapida fine per migliorare la situazione in Afghanistan.

“Credo che l’unica soluzione di questa situazione catastrofica per l’Afghanistan sia la rimozione di tutte queste truppe appena possibile. “Rendono molto più difficile ottenere giustizia e pace.”

Joya critica l’amministrazione Obama poiché ha permesso che la violenza e il conflitto sia ancora presente e per la decisione del dicembre 2009 di inviare 30.000 truppe americane in Afghanistan, un’azione che è contraria a ciò che la nazione ha effettivamente bisogno.

“Obama è pericoloso quanto Bush, se non di più, “Joya ha detto. “Ha ampliato la guerra. Questo sistema deve essere sradicato. Completamente sradicato.”

 Malalai Joya parla con Eve Ensler sull’Afghanistan, sull’occupazione di U.S./Nato, sui signori della guerra e altre questioni. L’evento tenuto il 5 ottobre 2013 è stato sponsorizzato da v-Day, un’organizzazione femminista e sociale per la giustizia.

Joya dice che sperava che la realtà della situazione sarebbe stata portata all’attenzione internazionale. Ha applaudito Edward Snowden e Bradley Manning per le loro decisioni avverse a rilasciare materiale riguardante l’intelligence americana, tra cui il “registro della guerra afgana,” che dettaglia le operazioni militari USA in Afghanistan, al pubblico.

“Voglio inviarvi caro Manning e Snowden i miei ringraziamenti per aver illuminato le persone nel mondo sulla vera faccia sporca dell’imperialismo statunitense”.

Ha concluso la sua presentazione con una nota ottimistica, dicendo che può essere possibile uno sviluppo progressivo per l’Afghanistan negli anni a venire.

“Non è impossibile portare la libertà e la democrazia al mio paese.”. “Questo è qualcosa verso cui stiamo lavorando. Un giorno, vinceremo”.